LGBTQIA+ è un acronimo che identifica la comunità di persone che non si identificano come eterosessuali e/o cisgender.
Diamo un po' di definizioni:
L= Lesbian. Si definisce lesbica una donna attratta fisicamente ed emotivamente solo da altre donne.
G=gay: Si definisce gay un uomo attratto fisicamente ed emotivamente solo da altri uomini.
Entrambi questi orientamenti sessuali si definiscono anche omossessuali.
B= Bisexual. Si definisce bisessuale una persona attratta sia fisicamente che emotivamente sia da uomini che da donne.
Questo orientamento sessuale è anche detto fluido
.T=Trans.Questo termine include:
Individui Transgender: persone il cui sesso biologico non coincide con quello psicologico.
Individui Transessuali: chi decide di cambiare sesso per motivi legati alla sua identità di genere.
Q=Queer .Letteralmente “strano/eccentrico”, è un termine-ombrello che comprende chiunque non si riconosca nella distinzione eterosessuale e binaria uomo/donna, maschio/femmina.
I=Intersex. Si definisce intersessuale un individuo in cui sono presenti tratti sia maschili che femminili sia a livello fisico che di espressività di genere.
A=Asexual. Si definisce asessuale chi non sente desiderio o attrazione sessuale per nessuno. Questo non implica che queste persone siano sessualmente inattive.
+=segno di inclusione di tutte le rappresentazioni non ancora citate, ad esempio:
Pansessualità: attrazione romantica e/o sessuale che prescinde dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale
Kink: serie di pratiche sessuali non consuete atte ad intensificare il rapporto tra due persone e la loro sessualità.
La normalità dipende dal contesto sociale in cui si è immersi. Per "norma" letteralmente si intende ciò che è condiviso dalla maggior parte della popolazione. Ad esempio, la rappresentazione del nostro contesto sociale ci mostra come la maggioranza della popolazione risponda alle caratteristiche di eterosessualità, cioè attrazione per persone del sesso opposto, e cisgender, cioè congruenza tra identità di genere e genere biologico assegnato alla nascita, il sesso. Tutto ciò che devia da questa norma socialmente riconosciuta e condivisa viene definito come trasgressione, devianza appunto. Di solito questa definizione ha un'accezione negativa perchè si lega nella nostra società al concetto di peccato, di illegalità, ma in sé identifica solamente uno scostamento da ciò che accade per la maggior parte dei casi.
Si è a lungo discusso nell'ambito medico-psichiatrico quali trasgressioni fossero considerabili patologiche e quali no. Solo nella seconda metà del '900 si è finalmente ufficializzato che l'omosessualità non è una patologia né una devianza, ma una variante dell'orientamento sessuale: l'OMS lo ha ufficializzato nel 1990, quando erano in voga Spiace Girl e Backstreet Boys per intenderci.
Da quel momento il dibattito si è spostato sul piano sociale, culturale e religioso, che ci riporta alla concezione di trasgressione come negativa, legata a qualcosa di "punibile". Molte pratiche ritenute trasgressive e propagandate come inaccettabili, da debellare, sono in realtà delle sfaccettature dell'esperienza umana.
In un contesto sociale in cui il "diverso da me" viene guardato con sospetto e giudizio, e il cui il "me" spesso è un modello assolutamente irrealistico e bidimensionale, spesso l'individuo si trova legittimato a manifestare la lontananza da tutto ciò che non appartiene a quel modello, anche se all'interno di sè. Molto più naturale e sano potrebbe essere invece aprire la mente alla comprensione e alla riflessione critica dell'esperienza, e flessibilizzare gli schemi che ci precostituiamo, vedendoli come una traccia piuttosto che come l'esatto disegno di come il mondo è e dovrebbe essere.
L'esperienza umana non è bidimensionale, bianco-nero, ma è invece ricca di sfumature e dettagli che la rendono unica e irripetibile, oltre che bellissima.
P.S. a Scarabeo sono almeno 52punti se trovate il modo di inserire il +....
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