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L'ansia è una brutta bestia: addestriamola.

Aggiornamento: 11 ott 2023

L'ansia è un'emozione transitoria con dei correlati fisiologici, che si caratterizza per un'attivazione in termini di pericolo per stimoli generici o non presenti al momento, cioè per pensieri.

L'ansia, come tutte le emozioni, ha una funzione di orientamento dell'azione in base ad esperienze passate o a conoscenze acquisite. L'obiettivo dell'ansia è metterci in allerta per un possibile pericolo. Possiamo vederla come derivante dalla paura, in quando le manifestazioni fisiologiche e comportamentali risultano essere molto simili, ma a differenza della paura, l'ansia è una preoccupazione riferita a pensieri, credenze o supposizioni, che non hanno un riscontro sul momento presente.

La transitorietà delle emozioni, e quindi anche l'ansia, implica un aumento iniziale di attivazione che si mantiene finché lo stimolo attivante è presente, poi si esaurisce naturalmente, tornando a uno stato di equilibrio. In questo modo l'emozione assolve al suo compito e ci aiuta ad adattarci alla situazione.

Immaginiamo per esempio di essere nella savana, e che un leone ci stia inseguendo: abbiamo bisogno di essere molto reattivi nell'immediato e poi mantenere l'attivazione finchè il leone ci rincorre, per poi piano piano calmarci quando siamo giunti a un rifugio. Lo stesso accade quando ci chiamano per esempio per un'interrogazione: abbiamo bisogno di essere reattivi per rispondere alle domande per tutto il tempo dell'interrogazione, per poi rilassarci una volta terminata.

A volte però l'ansia diventa disfunzionale, in particolare per due motivi:

  • Durata eccessiva: non essendo collegata a uno stimolo fisico esistente ma più a un pensiero, l'ansia può non scendere naturalmente perchè viene costantemente riattivata da un pensiero persistente sulla preoccupazione. Se per esempio dobbiamo uscire per un appuntamento con il nostro partner ideale potremmo continuare a pensare a tutte le cose che potrebbero andare male, e sarebbero veramente tante, impedendo così all'ansia di calare e lasciarci vivere una piacevole serata.

  • Intensità: l'attivazione può essere troppo intensa e quindi essere più dannosa e ostacolare il raggiungimento degli obiettivi o il benessere della persona. Lo stesso può accadere con un'attivazione poso elevata. Pensiamo di dover intraprendere una gara o un esame importante: se io non sarò per niente in ansia potrei sottovalutare la performance o non impegnarmi per raggiungere gli obiettivi; al contrario se avrò un ansia molto intensa potrebbe offuscarmi la mente o interferire con la prestazione fisica..

L'ansia poi si può manifestare sotto molte forme, che includono sintomi fisici e fisiologici (mal di testa, sintomi gastro-intestinali, dolori muscolari) ma anche psicologici (distraibilità, dimenticanze, difficoltà di organizzazione) fino a sviluppare anche dei veri e propri disturbi.

Per gestire i momenti in cui l'ansia si presenta in maniera molto intensa o permane per molto tempo si possono utilizzare diverse tecniche comeTraining autogeno o Respirazione Diaframmatica e Tecniche di Mindfullness. Questo genere di tecniche unisce il controllo della parte fisiologica al controllo del pensiero, che si focalizza su uno specifico scopo lasciando piano piano in secondo piano il pensiero ansiogeno. In questo modo, l'ansia da "brutta bestia" diventa un'alleato.



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