Il desiderio è un sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l'attivazione di quella cosa che può appagare il bisogno. (Treccani)
Per desiderio, in maniera più specifica, si intende una tensione umana che si alimenta tramite significato che attribuiamo all'oggetto del desiderio. Questo vuol dire che il nostro desiderare qualcosa e strettamente legato a cosa significa per noi quella cosa lì: se per Giuseppe, ad esempio, avere una bella macchina significa uno status sociale rispettabile, allora il suo desiderio per quella macchina sarà maggiore, rispetto a quello dell'amico Pino, per cui una bella macchini significa ansia di dover pagare le rate e paura di qualsivoglia danno. I significati che noi diamo a ciò che ci circonda dipendono dalla nostra storia di vita, dal contesto in cui siamo cresciuti, da quanto ci siamo smarcati da quel contesto, e da molto altri fattori. Perciò ne deriva che i significati che stanno dietro al desiderio e il desiderio stesso siano unici, personali e estremamente soggettivi, e che a volte dipendono dal contesto: potrebbe essere assolutamente desiderabile trovarsi senza vestiti in presenza del proprio partner, potrebbe esserlo meno in presenza della propria nonna.
Possiamo esperire il desiderio sessuale a tre livelli, ciascuno con le proprie peculiarità:
Livello fisico: come bisogno biologico di gratificazione sessuale;
Livello psicologico: come emozione erotica alimentata da ricordi e aspettative;
Livello interpersonale: come veicolo di messaggi relazionali.
Il desiderio può essere attivato sia da imputare esterni, come immagini, suoni, odori, sia da stimoli interni, come pensieri, ricordi, fantasie.
Gli eventi interni giocano infatti un ruolo spesso sottovalutato nel desiderio sessuale, poiché i rapporti sessuali vengono principalmente considerati come qualcosa di fisico.
A proposito di questo aspetto vi sono delle differenze nell'esperienza del desiderio sessuale a seconda del genere di appartenenza:
Per il genere maschile il desiderio è in continuo e costante declino a partire dall'adolescenza fino alla tra maturità. Questo vuol dire che il desiderio negli uomini è per lo più stabile nel tempo, calando in maniera stabile durante l'arco di vita. Questo va di pari passo con la predominanza della fisicità dell'esperienza sessuale maschile, in cui c'è una ricerca prevalente di stimolazione fisica, in particolare genitale. Per gli uomini è più pregnante sentire lo stimolo sulla pelle o vederlo.
Per il genere femminile il desiderio è, invece, fisiologicamente discontinuo e legato sia a fattori visivi che relazionali, pressoché in egual misura. Perciò può essere che una donna abbia bisogno che il suo desiderio sia stimolato non solo visivamente o fisicamente, ma anche a livello relazionale ed emotivo. In questi termini il contesto assume una rilevanza maggiore.
A seguito delle varie teorizzazioni sulle fasi della risposta sessuale (ne abbiamo parlato qui), alcune studiose si sono poste il problema del ruolo del desiderio. Viene quindi formulato abbastanza recentemente un modello circolare (Basson, 2001) in cui si evidenzia in cui il desiderio detto "spontaneo" non è necessario per dare inizio all'atto sessuale, ma può sopraggiungere in seguito all'esperienza. Il desiderio può essere quindi sia il motore che accende la risposta sessuale, sia un booster successivo, chiamato desiderio responsivo, cioè che risponde a una sensazione o esperienza. (Importantissimo, quando si ragiona in questi termini, considerare che l'assenza di desiderio non coincide con l'assenza di consenso) Con queste premesse quindi l'esperienza può quindi stimolare il desiderio, quando positiva. Se invece l'esperienza non lo è per nulla, si prova dolore, frustrazione, insoddisfazione o qualsivoglia sensazione negativa, allora essa agirà sul desiderio spegnendolo, come quando si copre la candela con un bicchiere. Per questo a volte esperienze traumatiche, poco appaganti, caratterizzate da ansia o disagio, possono far calare il desiderio, finanche portare a veri e propri blocchi.
Il desiderio sessuale funziona come ogni altro desiderio: le esperienze ci segnano e insegnano, ci danno una chiave di lettura, e in base a queste scegliamo cosa ci piace, cosa vorremo, cosa ci meritiamo (secondo noi) e cosa no. A colte fare esperienze diverse, in contesti diversi, ci aiuta ad avere chiavi di lettura diverse, e forse a pensare che ci piace, vorremmo e ci meritiamo, qualcosa di diverso.

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