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Mindfulness: l'importanza del momento presente.

Aggiornamento: 10 gen 2022

Il concetto di Mindfulness deriva dalla cultura buddista, dove viene usata in lingua Pali la parola "sati" a indicare consapevolezza, attenzione e capacità di ricordare, tradotta poi nell'inglese Mindfulness.

La Mindfulness è la capacità di "stare nel momento presente", di prestare attenzione a ciò che ci accade ed entrare in relazione con l'esperienza del qui ed ora. Spesso è assimilata alla meditazione, al rilassamento, ma il fine ultimo di questa pratica non è alleviare la tensione, bensì prestare attenzione a ciò che ci passa per la mente e per il corpo in un dato e preciso momento.

Esistono 7 pilastri fondamentali per l'esercizio della Mindfulness:

  1. Non giudizio. Siamo sempre abituati a dare un valore a quello che ci accade, ai nostri pensieri, alle nostre emozioni. Nella Mindfulness è fondamentale guardare a questi elementi senza giudizio, senza dare un valore, senza assegnare l'etichetta giusto, sbagliato, bene, male, buono cattivo, devo, non devo. I nostri pensieri e le nostre emozioni, così come le situazioni, sono fatti e come tali vengono presi, e lasciati passare all'interno della nostra mente, come un soffio di vento tra i capelli.

  2. Pazienza. Principio essenziale della Mindfulness è comprendere che le cose hanno un loro tempo di maturazione e che esso va accettato. Così come gli eventi hanno una loro storia evolutiva con i loro tempi, così le persone, così le abilità, e anche l'abilità stessa della Mindfulness. La costanza e la perseveranza renderanno l'abilità sempre meno faticosa e sempre più efficace.

  3. Mente principiante. Vedere le cose con gli occhi di un bambino, come se le vedessimo per la prima volta, senza aspettative, è lo spirito con cui approcciare alla pratica della Mindfulness e ad ogni esperienza che ci capita nella vita. In questo modo potremmo assaporarne l'essenza, come quando assaggiamo un cibo per la prima volta, e ci soffermiamo a carpirne tutte le sfumature.

  4. Fiducia. Avere fiducia nelle proprie sensazioni, nel proprio corpo, è una parte fondamentale nell'esercizio di questa pratica, che poi si ripercuote anche sul resto della nostra esperienza e storia di vita. Il corpo e le nostre sensazioni sono il primo strumento di conoscenza del mondo e dell'altro, e spesso ci dimentichiamo di prestargli la giusta attenzione.

  5. Non cercare risultati. Se ci si prefigge un particolare obiettivo nella pratica della Mindfulness, si potrebbe paradossalmente ottenere l'effetto contrario. Questo perché il principio della Mindfulness è prendere quel che viene, come viene e accettarlo. Se ci s'impone invece un obiettivo e questo non dovesse arrivare, o almeno non subito, si innescherebbe un atteggiamento giudicante nei confronti del nostro lavoro, che vanificherebbe ogni sforzo.

  6. Accettazione. Accettare pensieri, emozioni e situazioni non vuol dire rassegnarsi ad essi, ma accettarli come dato di realtà. Noi abbiamo sempre la capacità di poter volgere le cose a nostro vantaggio, ma spesso ci soffermiamo su quanto vorremmo che la realtà fosse diversa, invece che pensare "Ok, questa è la realtà. Io cosa posso fare? Cosa posso fare con quello che ho?".

  7. Lasciare andare. Nella vita di ogni giorno siamo presi sempre dall'andare di corsa, dal non perdere tempo, dalla smania di fare, produrre, organizzare, pianificare. Molto più liberatorio e funzionale a volte è invece lasciare che le cose scorrano, senza cercare di voler controllare, prevedere o fare. A volte stare a guardare è molto più utile.

Questa tecnica che quindi punta su accettazione, curiosità, apertura e autoregolazione dell'attenzione, può essere usata in un momento cura, anche personale, per riportare l'attenzione al momento presente, staccando il "pilota automatico" e riappropriandoci del nostro tempo, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Come se andassimo tutto il tempo a velocità x2 (come facciamo per gli audio di WhatsApp) e ogni tanto riuscissimo a tornare alla veloictà normale.


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