"Il Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) è caratterizzato da difficoltà nell'apprendimento e nell'uso delle abilità scolastiche, che causano significativa interferenza con il rendimento scolastico o lavorativo, o con le attività della vita quotidiana. Esse non sono meglio giustificabili da disabilità intellettive o sensoriali, da altri disturbi mentali, avversità psicosociali, mancata conoscenza della lingua o istruzione inadeguata." adattato da DSM-5 (APA,2013)
I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono ormai noti nell'ambiente scolastico, anche se spesso non si ha ben chiaro cosa questo comporti e soprattutto come adattare l'insegnamento a queste particolarità.
Partiamo dal principio: chi soffre di un DSA non è stupido. Questo è anzi un criterio di esclusione quando si fa diagnosi, e a volte i soggetti mostrano un livello di intelligenza sopra la media. La particolarità invece di chi soffre di questo tipo di disturbo è creare connessioni inusuali tra i diversi elementi, avere una visione di insieme e globale del contesto, invece che una sequenziale e analitica. La mente con DSA apprende più facilmente dall'esperienza, da esempi, racconti e immagini.
Esistono diverse tipologie di DSA:
Dislessia: disturbo della lettura, che ha come segni l'inversione di lettere, esseri di speculari (ad esempio, confondono "b" con "d" o "p" con "p"), percezione delle parole sovrapposte o in movimento durante la lettura, difficoltà a fiscalizzassi su elementi singoli.
Disortografia: disturbo della scrittura, e si manifesta coll'omissione di lettere, la sostituzione o inversione di lettere o sillabe, errori ortografici e nella copiatura di parole, errori nella coniugazione dei verbi o nell'analisi del testo, errori di separazione o fusione di parole. Spesso la si riscontra in associazione alla dislessia, ma è possibile trovarla anche da sola.
Disgrafia: disturbo della grafia, che può evidenziare un'impugnatura scorretta della penna/matita, fatica nell'organizzare lo spazio sul foglio e tra le parole, la linea di scrittura non è regolare ma o in salita o in discesa, inversione del gesto della scrittura (sia partendo dal lato opposto del foglio, sia nel tracciare le singole lettere), difficoltà nella copiatura di figure.
Discalculia: disturbo delle abilità di numero e calcolo, caratterizzata non solo da carenza nelle competenze logiche che sono alla base dei processi matematici, ma anche difficoltà di memorizzare oggetti numerici (numero di telefono, date, indirizzi), di effettuare stime di misura (come le quantità di una ricetta), nel conto alla rovescia, di effettuare anche calcoli semplici a mente.
I DSA posso trovarsi in comorbidità tra loro, cioè presentarsi contemporaneamente, e spesso queste viene definito Disturbo Misto, oppure possono associarsi ad altri disturbi, in particolare ADHD (ne abbiamo parlato qui) e Disturbo specifico del Linguaggio (DSL), ma anche ansia o depressione nei confronti del contesto scolastico, o di specifiche materie in relazione alle proprie difficoltà.
Esistono degli strumenti detti dispensativi (ad esempio materiale o verifiche ridotti) e compensativi (ad esempio l'uso di calcolatrice o di tempo aggiuntivo per i compiti in classe) che sono già presenti nelle linee guida per l'insegnamento. Tuttavia, è spesso sottovalutata la parte di risorse cognitive che questi ragazzi possiede, semplicemente perchè sono meno conformi alle metodologie standard di insegnamento: ad esempio l'utilizzo di attività pratiche, role play, film, ricerche, applicazione alla quotidianità dei concetti insegnati può rivelarsi molto utile per agevolare e arricchire l'apprendimento, e ne beneficerebbero anche ragazzi privi di questo tipo di caratteristiche. Associare diversi contenuti a uno stesso concetto permette di avere più vie di accesso a quello specifico contenuto nella memoria: in questo i bambini e ragazzi con DSA hanno capacità molto sviluppate di fare collegamenti, anche inusuali e particolari, che possono aiutare non solo la memorizzazione meccanica, ma l'apprendimento del significato di ciò che stanno studiando. Creare mappe concettuali, associare colori, forme, disegni, suoni a ciò che viene insegnato in classe, in maniera per lo più teorica e astratta, è un'ottima strategia di apprendimento.
Questa strategia di apprendimento multiplo è utile per agevolare l'apprendimento multiplo e lo sviluppo di capacità creative, di pensiero divergente e critico sul mondo, aumentando la capacità di comprensione, non solo per chi soffre di DSA, per chiunque.
La domanda potrebbe quindi sorgere spontanea: quanti insegnanti sarebbero disposti a creare questo tipo di lezioni per i propri studenti, uscendo dai libri? Io ne ho conosciuti un paio, e vi assicuro che funziona.
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